Il datore di lavoro può richiedere per comprovate esigenze aziendali, prestazioni di lavoro straordinario ai propri dipendenti. Ma cosa fare se la prestazione citata non viene correttamente o regolarmente pagata?

Il lavoratore che abbia prolungato, su richiesta del datore di lavoro, il proprio orario senza ricevere la dovuta retribuzione prevista dai vari CCNL per le prestazioni di lavoro straordinario potrà attivare le procedure previste dalla normativa vigente a propria tutela, le stesse misure anche previste in caso di mancato pagamento dello stipendio.

Come sempre suggeriamo, prima di procedere con le vie formali e legali, di parlare con il proprio datore di lavoro per trovare un accordo, eventualmente presentando un sollecito per il pagamento degli straordinari e nel caso la richiesta risultasse non essere presa in considerazione, solo allora procedere come segue:

  • verificare l’entità degli straordinari spettanti e non pagati mediante un conteggio lavoro da inviare poi all’Azienda;
  • presentare un esposto alla Direzione del Lavoro competente sul territorio che convocherà l’azienda tentando una conciliazione tra le parti;
  • rivolgersi ad un legale che intenti una vertenza di lavoro e presenti le prove del lavoro extra svolto al Giudice del Lavoro per ottenere la pronuncia di un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo che obblighi il datore di lavoro a pagare quanto dovuto pena il pignoramento dei suoi beni. La procedura è abbastanza veloce, ma servono prove e documenti che dimostrino lo svolgimento degli straordinari. Se non si è in possesso di questa documentazione l’unica strada da seguire è quella di intentare una causa legale contro l’azienda portando magari come prova del lavoro extra le testimonianze dei colleghi di lavoro.

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